CB-01
08.05.2020
Il cinema di Fulvio Risuleo non assomiglia a niente di ciò che possiamo vedere in questo momento in Italia. Lo abbiamo incontrato per parlare della sua Roma surrealista, che lui preferisce definire bizzarra, fatta di personaggi insoliti che stanno ai margini della capitale.
Abbiamo scelto di iniziare da lui, da un autore non convenzionale che ha saputo esportare il suo immaginario all’estero sin dai primi cortometraggi, premiati a Cannes e traghettati nei festival di mezzo mondo. Alla prima visione di Guarda in Alto (2017), lungometraggio d'esordio uscito quando Risuleo aveva appena ventisei anni, si ha la sensazione di trovarsi dinnanzi a qualcosa di completamente nuova rispetto al cinema indipendente al quale siamo abituati.
Guarda in Alto è un roadmovie anomalo perché non ci sono le strade. Teco, un giovane che lavora come assistente presso un forno di quartiere, verrà condotto in un appassionante viaggio sui tetti della capitale. Come per magia Teco riuscirà a passare da un tetto e un altro incuriosito da diversi incontri bizzarri e alquanto singolari.
Nel 2019 il giovane autore romano classe 1991 realizza Il caso Ziqqurat, la prima serie interattiva italiana. Se nel primo film, alcune scene potevano ricordare le atmosfere oniriche del cinema di Michel Gondry, Il caso Ziqqurat è un'opera che ha davvero pochi punti di riferimento con il passato. Si tratta di un esperimento narrativo in cui lo spettatore si ritrova catapultato in un noir polifonico: un caso irrisolto attende risposte nei backstage di un programma televisivo grottesco di una televisione locale, vedere per credere.
Sempre nel 2019 realizza il suo secondo lungometraggio, Il colpo del Cane. I protagonisti sono dei fannulloni che faticano a diventare adulti e provano a dare una svolta alla mediocrità della loro vita. Anche in questo caso siamo nel territorio del noir, ma con tinte decisamente più ironiche. Ci auguriamo che l'industria del cinema continui a investire su un talento che ha una visione singolare come la sua.
TITOLO | DURATA | ANNO |
---|---|---|
Il colpo del cane | 93' | 2019 |
Il caso Ziqqurat | 3-4 min a Ep. | 2019 |
Varicella | 14 min | 2015 |
Lievito Madre | 17 min | 2014 |
Clicca sul titolo per vedere il film
Fotografie di Brando Ghinzelli
CB-01
08.05.2020
Il cinema di Fulvio Risuleo non assomiglia a niente di ciò che possiamo vedere in questo momento in Italia. Lo abbiamo incontrato per parlare della sua Roma surrealista, che lui preferisce definire bizzarra, fatta di personaggi insoliti che stanno ai margini della capitale.
Abbiamo scelto di iniziare da lui, da un autore non convenzionale che ha saputo esportare il suo immaginario all’estero sin dai primi cortometraggi, premiati a Cannes e traghettati nei festival di mezzo mondo. Alla prima visione di Guarda in Alto (2017), lungometraggio d'esordio uscito quando Risuleo aveva appena ventisei anni, si ha la sensazione di trovarsi dinnanzi a qualcosa di completamente nuova rispetto al cinema indipendente al quale siamo abituati.
Guarda in Alto è un roadmovie anomalo perché non ci sono le strade. Teco, un giovane che lavora come assistente presso un forno di quartiere, verrà condotto in un appassionante viaggio sui tetti della capitale. Come per magia Teco riuscirà a passare da un tetto e un altro incuriosito da diversi incontri bizzarri e alquanto singolari.
Nel 2019 il giovane autore romano classe 1991 realizza Il caso Ziqqurat, la prima serie interattiva italiana. Se nel primo film, alcune scene potevano ricordare le atmosfere oniriche del cinema di Michel Gondry, Il caso Ziqqurat è un'opera che ha davvero pochi punti di riferimento con il passato. Si tratta di un esperimento narrativo in cui lo spettatore si ritrova catapultato in un noir polifonico: un caso irrisolto attende risposte nei backstage di un programma televisivo grottesco di una televisione locale, vedere per credere.
Sempre nel 2019 realizza il suo secondo lungometraggio, Il colpo del Cane. I protagonisti sono dei fannulloni che faticano a diventare adulti e provano a dare una svolta alla mediocrità della loro vita. Anche in questo caso siamo nel territorio del noir, ma con tinte decisamente più ironiche. Ci auguriamo che l'industria del cinema continui a investire su un talento che ha una visione singolare come la sua.
TITOLO | DURATA | ANNO |
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Il colpo del cane | 93' | 2019 |
Il caso Ziqqurat | 3-4 min a Ep. | 2019 |
Varicella | 14 min | 2015 |
Lievito Madre | 17 min | 2014 |
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Fotografie di Brando Ghinzelli