NC-17
08.06.2020
Non abbastanza conosciuto e accreditato, Edgar Wright è indubbiamente uno dei registi che maggiormente hanno influenzato la grammatica cinematografica a partire dalla fine degli anni ’90. Ripetutamente rifiutato alla scuola di cinema, a vent’anni dirige il suo primo lungometraggio per poi approdare giovanissimo alla tv nazionale con la sitcom inglese Spaced. Appassionato cinefilo, con una collezione infinita di titoli in casa, ha spesso stilato liste per Mubi, sui propri horror preferiti, per Letterboxd, sulle commedie preferite, ed una completa dei 1000 film preferiti.
Adesso, l’autore di film come Hot Fuzz, L’alba dei morti dementi, Baby Driver, Scott Pilgrim vs. the World ha deciso di fare un passo in più. Insieme ai suoi collaboratori di vecchia data, Nira Park (produttrice di quasi tutta la sua filmografia), Joe Cornish (regista di Attack the Block e co-sceneggiatore di Ant-Man insieme a Wright), e Rachael Prior (produttrice di Baby Driver), ha fondato una nuova casa di produzione, la Complete Fiction, con sede a Los Angeles e a Londra, il cui obiettivo è quello di dare spazio a una nuova generazione di sceneggiatori e registi. Riprendendo le parole di Wright, “Complete Fiction sarà un centro dinamico per creativi appassionati, un luogo dove essi potranno crescere e sentirsi protetti.”
La compagnia ha già in cantiere tre progetti seriali in collaborazione con Netflix. Il primo è Lockwood & Co., una serie d’azione-avventura poliziesca con diversi elementi soprannaturali, basata sui romanzi di Jonathan Stroud, la seconda serie sarà invece una trilogia horror-fantascientifica, The Murders of Molly Southbourne, tratta dai romanzi di Tade Thompson, e, infine, un'epica serie fantasy storica, ispirata al folklore islamico, The City of Brass, dell’autrice SA Chakraborty.
Per quanto riguarda le produzioni cinematografiche, sono già in post-produzione i due nuovi film di Wright: Last Night in Soho e il documentario, di cui al momento non sappiamo ancora niente, sulla band duo Sparks.
Last Night in Soho, la cui trama è ancora oggi un mistero, sarà un horror/thriller in cui gli eventi oscillano tra passato e futuro. “Un film molto claustrofobico dai colori intensi. Un viaggio psichedelico davvero ben diretto” (parole dell'attrice protagonista Anya Taylor-Joy). Il film, ispirato ai due capolavori del genere Don’t Look Now di Nicolas Roeg e Repulsion di Roman Polanski, sarebbe dovuto uscire il prossimo settembre, ma, causa emergenza coronavirus, l’uscita ufficiale è stata posticipata al 23 Aprile 2021. Sebbene il regista sia un grandissimo amante del genere horror, questo sarà il suo primo vero approccio al genere, dopo che nel 2004 aveva diretto la parodia-zombie L’alba dei morti viventi e nel 2007 il thriller-poliziesco Hot Fuzz e dopo aver rifiutato la regia, propostagli da John Landis, del remake del film cult Un lupo mannaro americano a Londra, che ha spesso dichiarato essere il film della propria infanzia e quello che più di tutti ha influenzato la propria filmografia.
Wright però non si è limitato a questo: dopo l'enorme successo di Baby Driver, ha iniziato a lavorare al suo sequel (che avrà un titolo diverso, ha rivelato il protagonista Ansel Elgort). Il film, prodotto da Sony, è ancora in fase di pre-produzione, ma quasi tutto il cast originario ha dato la propria disponibilità, ci vorrà quindi meno del previsto per vedere come continuerà la storia di Baby.
Infine, ha firmato un accordo per dirigere l’adattamento del nuovo romanzo di Simon Stephenson, Set My Heart To Five, uscito solo pochi giorni fa. La storia, ambientata nel 2054 in un futuro distopico, racconta dell'androide Jared e del suo tentativo, scaturito dalla visione di alcuni film anni degli Ottanta e Novanta (tra cui sicuramente Blade Runner), di dimostrare al mondo di essere in grado di provare emozioni. Per farlo, l’androide si dirige verso la costa occidentale dell'America, dove cercherà di scrivere una sceneggiatura per un film che possa finalmente dare corpo ai suoi sentimenti.
Edgar Wright, regista famoso per prendersi diversi anni di pausa tra un film e l’altro, ha deciso, finalmente, di buttarsi entusiasticamente in un’incessante produzione, aprendo la propria creatività a generi e prodotti dai lui non ancora esplorati.
NC-17
08.06.2020
Non abbastanza conosciuto e accreditato, Edgar Wright è indubbiamente uno dei registi che maggiormente hanno influenzato la grammatica cinematografica a partire dalla fine degli anni ’90. Ripetutamente rifiutato alla scuola di cinema, a vent’anni dirige il suo primo lungometraggio per poi approdare giovanissimo alla tv nazionale con la sitcom inglese Spaced. Appassionato cinefilo, con una collezione infinita di titoli in casa, ha spesso stilato liste per Mubi, sui propri horror preferiti, per Letterboxd, sulle commedie preferite, ed una completa dei 1000 film preferiti.
Adesso, l’autore di film come Hot Fuzz, L’alba dei morti dementi, Baby Driver, Scott Pilgrim vs. the World ha deciso di fare un passo in più. Insieme ai suoi collaboratori di vecchia data, Nira Park (produttrice di quasi tutta la sua filmografia), Joe Cornish (regista di Attack the Block e co-sceneggiatore di Ant-Man insieme a Wright), e Rachael Prior (produttrice di Baby Driver), ha fondato una nuova casa di produzione, la Complete Fiction, con sede a Los Angeles e a Londra, il cui obiettivo è quello di dare spazio a una nuova generazione di sceneggiatori e registi. Riprendendo le parole di Wright, “Complete Fiction sarà un centro dinamico per creativi appassionati, un luogo dove essi potranno crescere e sentirsi protetti.”
La compagnia ha già in cantiere tre progetti seriali in collaborazione con Netflix. Il primo è Lockwood & Co., una serie d’azione-avventura poliziesca con diversi elementi soprannaturali, basata sui romanzi di Jonathan Stroud, la seconda serie sarà invece una trilogia horror-fantascientifica, The Murders of Molly Southbourne, tratta dai romanzi di Tade Thompson, e, infine, un'epica serie fantasy storica, ispirata al folklore islamico, The City of Brass, dell’autrice SA Chakraborty.
Per quanto riguarda le produzioni cinematografiche, sono già in post-produzione i due nuovi film di Wright: Last Night in Soho e il documentario, di cui al momento non sappiamo ancora niente, sulla band duo Sparks.
Last Night in Soho, la cui trama è ancora oggi un mistero, sarà un horror/thriller in cui gli eventi oscillano tra passato e futuro. “Un film molto claustrofobico dai colori intensi. Un viaggio psichedelico davvero ben diretto” (parole dell'attrice protagonista Anya Taylor-Joy). Il film, ispirato ai due capolavori del genere Don’t Look Now di Nicolas Roeg e Repulsion di Roman Polanski, sarebbe dovuto uscire il prossimo settembre, ma, causa emergenza coronavirus, l’uscita ufficiale è stata posticipata al 23 Aprile 2021. Sebbene il regista sia un grandissimo amante del genere horror, questo sarà il suo primo vero approccio al genere, dopo che nel 2004 aveva diretto la parodia-zombie L’alba dei morti viventi e nel 2007 il thriller-poliziesco Hot Fuzz e dopo aver rifiutato la regia, propostagli da John Landis, del remake del film cult Un lupo mannaro americano a Londra, che ha spesso dichiarato essere il film della propria infanzia e quello che più di tutti ha influenzato la propria filmografia.
Wright però non si è limitato a questo: dopo l'enorme successo di Baby Driver, ha iniziato a lavorare al suo sequel (che avrà un titolo diverso, ha rivelato il protagonista Ansel Elgort). Il film, prodotto da Sony, è ancora in fase di pre-produzione, ma quasi tutto il cast originario ha dato la propria disponibilità, ci vorrà quindi meno del previsto per vedere come continuerà la storia di Baby.
Infine, ha firmato un accordo per dirigere l’adattamento del nuovo romanzo di Simon Stephenson, Set My Heart To Five, uscito solo pochi giorni fa. La storia, ambientata nel 2054 in un futuro distopico, racconta dell'androide Jared e del suo tentativo, scaturito dalla visione di alcuni film anni degli Ottanta e Novanta (tra cui sicuramente Blade Runner), di dimostrare al mondo di essere in grado di provare emozioni. Per farlo, l’androide si dirige verso la costa occidentale dell'America, dove cercherà di scrivere una sceneggiatura per un film che possa finalmente dare corpo ai suoi sentimenti.
Edgar Wright, regista famoso per prendersi diversi anni di pausa tra un film e l’altro, ha deciso, finalmente, di buttarsi entusiasticamente in un’incessante produzione, aprendo la propria creatività a generi e prodotti dai lui non ancora esplorati.